Il nostro tempo è diventato un incubo meccanizzato, siamo vittime dell’incantesimo pronunciato 5000 anni fa dai falsi sacerdoti babilonesi – usurpatori del potere matriarcale, lunare e femminile – e rafforzato 2000 anni fa da Giulio Cesare e Cesare Augusto, signori della guerra.
Da ‘magia del qui e ora, eterno presenteʼ, il tempo è stato diviso in unità arbitrarie, svuotato del suo significato magico, ridotto a durata e rapportato al denaro – altra invenzione degli eunuchi babilonesi.
Il complicato ed insensato relitto arcaico che usiamo per misurare il nostro tempo è
un potentissimo strumento occulto di potere e di controllo; il suo uso prolungato
ha prodotto una deviazione nella mente collettiva, portandoci a credere che
tempo è denaro e che la guerra è lo standard di risoluzione dei conflitti.
Cambiare calendario serve a spezzare questo incantesimo nefasto, uscire dal tempo artificiale, risvegliarsi dal sonno della ragione e tornare ad essere co- creatori della propria realtà; ci permette di esplorare i
codici matemagici lasciatici dai Maya Galattici, conoscere la configurazione energetica del momento nel tempo che abbiamo scelto per VENIRE ALLA LUCE e compiere la nostra missione: sviluppare il nostro potenziale evolutivo e ricordare chi siamo veramente.
Tempo è Arte, e noi siamo Arte incarnata nel Tempo In Lakʼech (io sono un altro te stesso)